Via Appia
Quando si pensa alla "via romana" per antonomiasia si pensa alla Via Appia, non a caso definita dal poeta Stazio nel I secolo a.C. "Regina Viarum". Nella Roma antica la strada nasce esigenze militari, durante la seconda guerra sannitica (326 – 302 a.C.), ma contribuì anche ad incrementare il commercio e a diffondere la cultura greca grazie al porto di Brindisi che forniva un collegamento diretto con la Grecia. Nel 1928 nasce la SS7: l'Appia Nuova parte da Porta San Giovanni, presso la Basilica di San Giovanni in Laterano e attraversa il quartiere dell'Appio Latino; all'altezza di Piazza Re di Roma si dirama la Via Tuscolana, parallela a via Appia per un lungo tratto. Da qui si dispiega il lungo tracciato urbano che esce progressivamente dall'abitato per immergersi nel paesaggio suggestivo della campagna romana, seguendo, sulla sinistra, per un lungo tratto, il tracciato dell'Acquedotto Claudio, mentre sulla destra si scorgono i ruderi della Villa dei Quintili con il relativo acquedotto. Al decimo chilometro l'Appia Nuova sovrappassa il Grande Raccordo Anulare, innestandosi con il medesimo mediante l'uscita n. 23.