La Tenuta Cesarina nella Riserva della Marcigliana
Poco oltre il Gran Raccordo anulare, tra la Salaria e la Nomentana, si estende il Parco della Marcigliana, come un grande lenzuolo verde di meravigliosa campagna, rimasta quasi inalterata nel corso del tempo. Al suo interno sitrova la Tenuta Cesarina, circa mille ettari, con viali di pini secolari, l’oro verde dei campi, l’oro cupo della selva, l’argento degli uliveti. Poche case, seminate qua e là, rosse di quel rosso caratteristico dell’Agro Romano. Si tratta di edifici rurali, testimoni preziosi di quello che un tempo fu il grande latifondo della campagna romana. Forti della loro storia centenaria, costruita su storie più antiche, che partono dai tempi in cui i Romani avevano già piantato radici, gli ettari di agro romano sottoposti a vincoli ora rischiano di finire sul mercato, dopo che il fallimento dell’immobiliarista Ligresti ha portato la Cesarina nelle disponibilità delle banche creditrici. Dalla Tenuta Agricola della Cesarina, la città vicina sembra non esistere e la campagna resiste, dall'inizio del secolo scorso, alla speculazione edilizia, dal tempo in cui era ancora una delle aziende agricole più rigogliose e ricche del Lazio, dal ‘700 proprietà dell'aristocratica casata degli Sforza Cesarini.