Sant'Andrea Corsini - Gregna di Sant'Andrea
Progettista: Roberto Panella
Anno di realizzazione: 2003
A quanti è capitato, come a me, percorrendo la corsia esterna del Gran Raccordo Anulare venendo da sud, di osservare la grande insegna della "Barcaccia Illuminazione", poco prima di arrivare allo svincolo per l'Anagnina, e di chiedersi cosa e chi potesse esserci in quella zona. Soprattutto chi e perché potesse aver deciso di abitarci. Solo ora che ho deciso di fotografare la chiesa di Sant'Andrea Corsini, ho scoperto l'esistenza di uno strano quartiere: la borgata di Gregna di Sant'Andrea. La sua collocazione e veramente singolare: esternamente, a ridosso del Grande Raccordo Anulare, tra la via Anagnina e la via Appia Nuova, si trova una zona composta in quota parte da piccole fabbriche e esercizi commerciali specializzati nell'illuminotecnica e nell'arredo, in altra parte di piccole casette residenziali figlie dell'abusivismo degli anni passati.Si tratta in realtà di una sottile striscia di territorio ai cui confini esterni si apre uno sguardo mozzafiato verso i campi e i castelli romani. Un insediamento creatosi spontaneamente e dal nulla intorno agli anni '70 del ‘900 a seguito dei processi migratori interni di cittadini laziali, marchigiani e campani che fissarono la propria residenza a Roma, costruendo su piccoli lotti di terreno ed in modo completamente abusivo, piccole casette generalmente sprovviste anche dei servizi igienici. Un abusivismo di necessità, venuto su nei cantieri del sabato e della domenica, infiltrato in seguito da interventi di speculazione edilizia che hanno approfittato della situazione, trasformando le casette basse in piccole palazzine di tre o quattro piani.