San Patrizio - Colle Prenestino
Progettista: Maicher Biagini
Anno di realizzazione: 2007
Percorrendo la Via Prenestina e superato l’incrocio con il GRA, quando ormai si pensa di aver abbandonato Roma, fatta ancora un po’ di strada, si giunge, come fosse una cisti nel corpo della campagna romana, a Colle Prenestino. Si scopre così un’altra porzione del territorio della periferia metropolitana che racconta del disordine urbanistico che ha caratterizzato nel tempo lo sviluppo della città. A un certo punto ci si trova immersi in un gruppo di case abbarbicate sulla via Prenestina, dove l’unica prova della appartenenza di quelle case al comune di Roma è data dalle tipiche fermate dei servizi di autotrasporto urbano. È la testimonianza più evidente di una periferia formatasi, negli anni sessanta-settanta come borgata spontanea, inizialmente come zona agro-industriale, poi come zona abitata. Con il piano regolatore generale del 2003 la “borgata” è cresciuta enormemente e demograficamente in maniera vertiginosa, in modo abusivo, con un'edilizia disordinata ai lati della via Prenestina, dove qualunque strada si percorre, da un lato o l’altro della Prenestina, in un reticolato di vie perpendicolari tra loro, non si arriva mai da nessuna parte, ma ci si immerge in un tessuto fitto di casette e villette dal sapore di confusione edilizia venuta su alla bell’è meglio, in cui gli abitanti non sono espressione del sottoproletariato povero, ma del ceto medio che mette su casa.