Piazzale dei Partigiani
In occasione del “Giubileo Straordinario” e in considerazione del grave stato di degrado del patrimonio viario di Roma Capitale, l’Amministrazione capitolina avviò un esteso programma di riqualificazione della rete stradale per adeguare, in termini di sicurezza, di confort e di capacità strutturale, le pavimentazioni stradali a più elevata percorrenza. Tra queste opere rientra la risistemazione di piazzale dei Partigiani con i lavori di riqualificazione da eseguire in ambedue le direzioni di marcia delle sedi stradali interessate dal collegamento tra Piazzale Ostiense e Piazzale di Porta San Paolo, ovvero dell'accesso alla linea metropolitana B e alla Stazione Ferroviaria di Roma Ostiense. Si tratta del viale chiamato via A. Hitler e piazzale A. Hitler, in occasione dell'arrivo del dittatore nazista nella capitale ai tempi del fascismo, che dopo la guerra hanno preso il nome di viale delle Cave Ardeatine e Piazzale dei Partigiani. Prima del 1990 il piazzale era abbellito da giardini curati, con una imponente fontana circolare a zampillo costruita negli anni 50, su progetto dell'ing. arch. Roberto Narducci. La fontana fu eliminata in occasione dei lavori di ammodernamento per i Mondiali di calcio Italia 1990 e mai più ripristinata nonostante il piazzale facesse parte dell'ambizioso progetto di riqualificazione comunale denominato "Cento Piazze".