Piazza Giuliani e Dalmati - Quartiere Giuliano-Dalmata
Il Quartiere Giuliano-Dalmata nacque durante il regime fascista come Villaggio Operaio E42 adibito ad alloggiare gli operai impegnati nell'allestimento dell'Esposizione Universale di Roma che originò il quartiere EUR. Con lo scoppio della guerra gli operai abbandonarono le loro case che rimasero abbandonate. Nel 1947, dodici famiglie di profughi giuliani si insediarono nel villaggio, ribattezzandolo Villagio Giuliano. Nel quartiere, la piazza assume una importanza più che altro legata alla chiesa di S. Marco Evangelista in Agro Laurentino, anche se nel 1962 venne lì collocato il monumento all‘Esodo composto dal mosaico del pittore polesano Amedeo Colella, già funzionario dell'Opera Profughi, con annessa targa che ricorda le città perdute, Fiume, Pola e Zara e quelle rimaste italiane, Trieste e Gorizia. Di lato, uno slargo ospita invece il Monumento della Lupa Romana di Pola realizzato nel 1972.