Natività di Maria - Suburbio Gianicolense/Bravetta
Progettista: Roberto Panella
Anno di realizzazione: 2000
Il Suburbio Gianicolense si trova nell'area compresa tra l'omonimo quartiere e il Grande Raccordo Anulare (GRA). Come la maggior parte dei suburbi di Roma, per secoli anche questo territorio fu principalmente una zona di campagna. La zona di Bravetta si è sviluppata ai tempi del fascismo, nel 1921 e dopo la guerra fu oggetto di una urbanizzazione a macchia di leopardo, con zone residenziali, ma anche abitazioni prestigiose; tra le strade si trovano edifici storici e di pregio come la Torretta dei Massimi risalente al XII e costruita sui resti di una villa romana di lusso, nonché diverse ville del Seicento e del Settecento; ma il quartiere è conosciuto anche per le aree verdi. La zona è però soprattutto nota anche per le vicende legate all’ex residence Bravetta, costruito negli anni settanta dal gruppo Mezzaroma e dedicato, nel 1982, a sito di accoglienza temporanea per far fronte al problema del disagio abitativo. La permanenza "temporanea" degli inquilini in assistenza alloggiativa si protrasse per tutti gli anni Ottanta fino alla metà degli anni Novanta. Passata l’emergenza, molte delle famiglie furono trasferite negli alloggi popolari definitivi e il residence Bravetta divenne luogo di occupazioni abusive da parte di immigrati, rom e senza tetto. Nel 2007 un’ordinanza decretò lo sgombero del «Residence Roma» e si decise di destinare parte della struttura a carattere residenziale e sede di servizi essenziali per il quartiere. Nel 2007 un’ordinanza decretò lo sgombero e il Campidoglio firmò un accordo con i costruttori per un intervento di riqualificazione: ad oggi, tuttavia, gli scheletri delle cinque palazzine continuano a dominare il paesaggio, in attesa che si realizzi il nuovo complesso residenziale.