L'ospedale Sant'Andrea
Per rendersi pienamente conto del paesaggio, non si deve arrivare all’ospedale di Sant’Andrea dall’uscita dedicata del GRA, ma percorrere, dalla Cassia o dalla Flaminia, la Via di Grottarossa, una lunga e tortuosa arteria stradale che taglia la campagna tra le due consolari. L’origine dell’Ospedale, divenuto rapidamente uno dei più importanti della Capitale, risale al 1974, quando venne avviata la costruzione del Pio Istituto ed Ospedali Riuniti. Dopo un lungo abbandono, l’edificio venne completato soltanto nel 1986 dagli Istituti Fisioterapici Ospedalieri per trasferivi l’Ospedale Oncologico Regina Elena, operazione mai giunta alla fine, lasciando la struttura vuota e abbandonata per oltre un decennio. Il destino del Sant’Andrea cambiò con il trasferimento della II Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Immerso in uno spaccato della campagna romana, l’Ospedale è diventato centro di aggregazione di interessi e fa impressione vedere oggi avviata l’opera di edificazione di un esclusivo centro residenziale composto da un albergo e cinque edifici serviti da negozi, dove viene promessa la possibilità di affacciarsi alla finestra e godere in esclusiva dello spettacolo del paesaggio agreste, ridenominato “Colle Veio, Exclusive City District”.